Atmananda Simone Vanni

Atmananda, che significa Beatitudine dell'Atman, è il nome dato a Simone Vanni, suo primo discepolo, da Rishi Satyananda, a sua volta discepolo della Madre Shri Shri Shri Ananda Moy Ma. Depositario del messaggio della Madre dopo che Rishi Satyananda ha lasciato volontariamente il corpo nell'ultimo viaggio in Tibet di fronte al sacro monte Kailash, presso le sponde del lago Manosarovar, Atmananda è un amico il cui compito è quello di condividere con altri amici i doni spirituali ricevuti dal suo Sad Guru. E' un poeta, il cui compito non è quello di insegnare o indicare vie, ma di far nascere in chi lo ascolta la nostalgia di tornare a "casa", alla propria vera natura, all'Atman che dimora nel profondo del cuore di ogni essere e di ogni cosa e governa sovrano tutto ciò che esiste. Nel libro "Ai piedi del Maestro", Atmananda onora il suo Sad Guru, a lui rivelatosi nella forma di Satyanandaji, esponendo la sua saggia parola in forma di dialoghi e riflessioni.

Marziano Nava

Discepolo di Rishi Satyananda, è stato con lui nell'ultimo viaggio in Tibet. Ricercatore spirituale in cammino da sempre, ha incontrato i "Ricostruttori nella preghiera" di Gian Vittorio Cappelletto coi quali ha condiviso esperienze e vita comunitaria nell'anno precedente la fondazione della Associazione Risveglio. 

Antonino Truglio

Dopo 12 anni di servizio pubblico, ha sacrificato l'impiego per dedicarsi alla ricerca di sè in conseguenza della malattia prodotta da una falsa identità. Durante un periodo di volontariato in Africa, la Vita lo ha messo duramente alla prova: un'esperienza di rapimento, il pagamento del riscatto, la liberazione e una luce nuova, quella della fede. Vive in solitudine, sua amata compagna, e in ascolto del silenzio, in cui si ritrova.